III. SAUL E DAVIDE
1. DAVIDE ALLA CORTE
Unzione di Davide


1
E il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo corno e parti.
Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re».
2
Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà».
Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: Sono venuto per sacrificare al Signore.
3
Inviterai quindi Iesse al sacrificio.
Allora io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui che io ti dirò».
4
Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme;
gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «E' di buon augurio la tua venuta?».
5
Rispose: «E' di buon augurio.
Sono venuto per sacrificare al Signore.
Provvedete a purificarvi, poi venite con me al sacrificio».
Fece purificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio.
6
Quando furono entrati, egli osservò Eliab e chiese: «E' forse davanti al Signore il suo consacrato?».
7
Il Signore rispose a Samuele: «Non guardare al suo aspettoall'imponenza della sua statura.
Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo.
L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore».
8
Iesse fece allora venire Abìnadab e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno su costui cade la scelta del Signore».
9
Iesse fece passare Samma e quegli disse: «Nemmeno su costui cade la scelta del Signore».
10
Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripetè a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi».
11
Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?».
Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge».
Samuele ordinò a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui».
12
Quegli mandò a chiamarlo e lo fece venire.
Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto.
Disse il Signore: «Alzati e ungilo: è lui!».
13
Samuele prese il corno dell'olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi.
Samuele poi si alzò e tornò a Rama.


Davide a servizio di Saul

14
Lo spirito del Signore si era ritirato da Saul ed egli veniva atterrito da uno spirito cattivo, da parte del Signore.
15
Allora i servi di Saul gli dissero: «Vedi, un cattivo spirito sovrumano ti turba.
16
Comandi il signor nostro ai ministri che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile a suonare la cetra.
Quando il sovrumano spirito cattivo ti investirà, quegli metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio».
17
Saul rispose ai ministri: «Ebbene cercatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me».
18
Rispose uno dei giovani: «Ecco, ho visto il figlio di Iesse il Betlemmita: egli sa suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell'aspetto e il Signore è con lui».
19
Saul mandò messaggeri a Iesse con quest'invito: «Mandami Davide tuo figlio, quello che sta con il gregge».
20
Iesse preparò un asino e provvide pane e un otre di vino e un capretto, affidò tutto a Davide suo figlio e lo inviò a Saul.
21
Davide giunse da Saul e cominciò a stare alla sua presenza.
Saul gli si affezionò molto e Davide divenne suo scudiero.
22
E Saul mandò a dire a Iesse: «Rimanga Davide con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi».
23
Quando dunque lo spirito sovrumano investiva Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui.