- 4. LE CITTA' PRIVILEGIATE
Le città di rifugio
- 1
- Poi il Signore disse a Giosuè:
- 2
- «Parla agli Israeliti e dì loro: Stabilitevi le città di rifugio, delle quali vi ho parlato per mezzo di Mosè,
- 3
- perché l'omicida che avrà ucciso qualcuno per errore o per inavvertenza, vi si possa rifugiare;
vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue.
- 4
- L'omicida fuggirà in una di quelle città e, fermatosi all'ingresso della porta della città, esporrà il suo caso agli anziani di quella città;
questi lo accoglieranno presso di loro dentro la città, gli assegneranno una dimora ed egli si stabilirà in mezzo a loro.
- 5
- Se il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle mani l'omicida, perché ha ucciso il prossimo senza averne l'intenzione, senza averlo prima odiato.
- 6
- L'omicida rimarrà in quella città finché, alla morte del sommo sacerdote, che sarà in funzione in quei giorni, comparirà in giudizio davanti all'assemblea.
Allora l'omicida potrà tornarsene e rientrare nella sua città e nella sua casa, nella città da dove era fuggito».
- 7
- Consacrarono dunque Kades in Galilea sulle montagne di Nèftali, Sichem sulle montagne di Efraim e Kiriat-Arba, cioè Ebron sulle montagne di Giuda.
- 8
- Oltre il Giordano, a oriente di Gerico, stabilirono Bezer della tribù di Ruben, nel deserto, sull'altipiano;
Ramot in Gàlaad nella tribù di Gad e Golan in Basan, nella tribù di Manàsse.
- 9
- Queste furono le città stabilite per tutti gli Israeliti e per lo straniero che abita in mezzo a loro, perché chiunque avesse ucciso qualcuno per inavvertenza, potesse rifugiarvisi e non morisse per mano del vendicatore del sangue, prima d'essere comparso davanti all'assemblea.
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