- Giobbe vorrebbe difendere la sua causa davanti a Dio
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- Allora *Giobbe rispose e disse:
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- «Anche oggi il mio lamento è una rivolta,
per quanto io cerchi di contenere il mio gemito.
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- Oh, sapessi dove trovarlo!
Potessi arrivare fino al suo trono!
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- Esporrei la mia causa davanti a lui,
riempirei d'argomenti la mia bocca.
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- Saprei quel che mi risponderebbe,
capirei quello che avrebbe da dirmi.
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- Impiegherebbe tutta la sua forza per combattermi?
No, egli mi ascolterebbe!
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- Là troverebbe un uomo retto
a discutere con lui, e sarei dal mio giudice assolto per sempre.
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- Ma, ecco, se vado a oriente,
egli non c'è; se a occidente non lo trovo;
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- se a settentrione, quando vi opera,
io non lo vedo; si nasconde egli a sud, io non lo scorgo.
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- Ma la via che io batto egli la conosce;
se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro.
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- Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme,
mi sono tenuto sulla sua via senza deviare;
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- non mi sono scostato dai
comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.
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- Ma la sua decisione è una;
chi lo farà mutare? Quello che desidera, lo fa;
- 14
- egli eseguirà quel che di me ha decretato;
di cose come queste ne ha molte in mente.
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- Perciò davanti a lui io sono atterrito;
quando ci penso, ho paura di lui.
- 16
- Dio mi ha tolto il coraggio,
l'Onnipotente mi ha spaventato.
- 17
- Questo mi annienta;
non le tenebre, non la fitta oscurità che mi ricopre.
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