- Lo scandalo di Corinto e il rimprovero dell’apostolo
- 1
- Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani;
al punto che uno si tiene la moglie di suo padre!
- 2
- E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi!
- 3
- Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto.
- 4
- Nel nome del Signore {nostro} Gesù [Cristo], essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù [Cristo],
- 5
- ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore [Gesù].
- 6
- Il vostro vanto non è una buona cosa.
Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta?
- 7
- Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito.
Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata [per noi].
- 8
- Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.
- 9
- Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori;
- 10
- non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gli idolatri;
perché altrimenti dovreste uscire dal mondo;
- 11
- ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro;
con quelli non dovete neppure mangiare.
- 12
- Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?
- 13
- Quelli di fuori li giudicherà Dio.
Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.
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