- Bildad invita Giobbe a riconoscere il suo peccato
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- Allora Bildad di Suac rispose e disse:
- 2
- «Quando porrete fine alle parole? Riflettete, e poi parleremo.
- 3
- Perché siamo considerati come bestie e perché siamo agli occhi vostri degli esseri impuri?
- 4
- O tu, che nel tuo cruccio laceri te stesso, dovrà la terra, per causa tua, essere abbandonata e la roccia essere rimossa dal suo luogo?
- 5
- Sì, la luce dell’empio si spegne, e la fiamma del suo fuoco non brilla.
- 6
- La luce si oscura nella sua tenda, e la lampada che gli sta sopra si spegne.
- 7
- I passi che faceva nella sua forza si raccorciano, i suoi disegni lo conducono a rovina.
- 8
- Poiché i suoi piedi lo traggono nel tranello, va camminando sulle reti.
- 9
- Il laccio lo afferra per il tallone, la trappola lo ghermisce.
- 10
- Sta nascosta in terra per lui un’insidia, sul sentiero lo aspetta un agguato.
- 11
- Paure lo atterriscono tutto intorno, lo inseguono, gli stanno alle calcagna.
- 12
- La sua forza viene meno dalla fame, la calamità gli sta pronta al fianco.
- 13
- Gli divora a pezzo a pezzo la pelle, gli divora le membra il primogenito della morte.
- 14
- Egli è strappato dalla sua tenda che credeva sicura, è fatto scendere verso il re degli spaventi.
- 15
- Nella sua tenda abita chi non è dei suoi, la sua casa è cosparsa di zolfo.
- 16
- In basso s’inaridiscono le sue radici, in alto sono tagliati i suoi rami.
- 17
- La sua memoria scompare dal paese, più non si ode il suo nome per le campagne.
- 18
- È scacciato dalla luce nelle tenebre, è bandito dal mondo.
- 19
- Non lascia tra il suo popolo né figli né nipoti, nessun superstite dov’egli soggiornava.
- 20
- Quelli di occidente sono stupiti della sua sorte, quelli di oriente ne sono inorriditi.
- 21
- Certo, sono tali le dimore dei perversi, tale è il luogo di chi non conosce Dio».
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