- …Con le labbra e col cuore…
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- Cari fratelli, il desiderio più ardente del mio cuore e la mia preghiera continua è che gli Ebrei siano salvati.
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- Devo dire che onorano Dio con molto entusiasmo, ma senza conoscenza.
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- Perché non hanno capito che Cristo è morto per renderli giusti davanti a Dio.
Cercano, invece, di rendersi abbastanza buoni per guadagnarsi il favore di Dio, osservando le leggi e le usanze ebraiche. Ma non è questa la via della salvezza, secondo il piano del Signore!
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- Non capiscono che ciò che cercano di ottenere, ubbidendo alla legge di Mosè, Cristo lo dà a quelli che credono in lui.
Perché Cristo è lo scopo e la fine della legge di Mosè.
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- Infatti, Mosè descrive così la salvezza per mezzo della legge: «Soltanto chi riesce ad essere perfettamente giusto, a resistere alla tentazione e a non peccare per tutta la vita, sarà salvo».
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- Riguardo la salvezza che viene dalla fede non dire nel tuo cuore: «Chi salirà nel cielo?» (cioè per portare giù Cristo).
Oppure:
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- «Chi scenderà nell’abisso?» (cioè per portare Cristo su dai morti).
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- Le Scritture dicono chiaramente: «La salvezza che viene dall’ascolto della predicazione (che dà la fede in Cristo) è a portata di mano di ognuno di noi;
se vuoi, è nel tuo cuore e già sulla tua bocca».
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- Perché, se con le tue labbra dici agli altri che Gesù Cristo è il tuo Signore, e credi nel tuo cuore che Dio l’ha resuscitato dalla morte, sarai salvato.
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- Credere con il cuore porta ad essere giusti con Dio;
proclamare con la bocca porta alla salvezza.
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- Proprio come dicono le scritture: «Chiunque crede in lui non sarà deluso».
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- Non c’è quindi alcuna differenza fra chi è ebreo e chi non lo è: tutti hanno lo stesso Signore, che dona generosamente le sue ricchezze a tutti quelli che gliele chiedono.
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- Infatti le Scritture affermano: «Chiunque invoca il nome del Signore sarà salvato».
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- Ma come potranno chiedergli di essere salvati, se non credono in lui? E come possono credere in lui, se non ne hanno mai sentito parlare? E come possono sentir parlare di lui, se qualcuno non lo fa?
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- E come è possibile che qualcuno vada a parlare di lui, se non c’è nessuno che lo mandi? Di questo parlano le Scritture, quando dicono: «Com’è bello vedere arrivare quelli che predicano il Vangelo della pace con Dio, e portano belle notizie di cose buone!» In altre parole: benvenuti quelli che predicano il Vangelo di Dio!
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- Ma non tutti quelli che sentono parlare del Vangelo lo accettano.
Lo dice il profeta Isaia: «Signore, chi di loro ha creduto, quando ho parlato?»
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- Quindi la fede nasce proprio dall’ascolto del Vangelo, la buona notizia che riguarda Cristo.
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- Che si può dire degli Ebrei? Che non hanno mai sentito parlare del Vangelo? Tutt’altro, perché è stato annunciato per tutto il mondo, proclamato ai quattro venti.
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- Allora mi chiedo: non può darsi che gli Ebrei non abbiano capito che Dio avrebbe dato la sua salvezza ad altri, se continuavano a rifiutarla? Sì, l’hanno capito, perché, fin dai tempi di Mosè, Dio aveva detto che avrebbe ingelosito il suo popolo per risvegliarlo, dando la salvezza a gente che non capiva, gente che non era neppure un popolo.
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- Nel libro di Isaia, Dio dice chiaramente: «Sono stato trovato da gente che neppure mi cercava, mi sono fatto conoscere da quelli che non chiedevano di me».
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- Nel frattempo il Signore continua a tendere le sue mani verso i Giudei, ma essi continuano a discutere e a ribellarsi;
non vogliono arrendersi a lui.
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