- A che cosa assomiglia il Regno di Dio.
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- Gesù raccontò molte altre parabole per rendere bene l’idea del Regno dei Cieli.
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- «Per esempio», disse, «il Regno dei Cieli può essere illustrato dalla storia di un re che fece preparare un grande pranzo di nozze per il figlio.
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- Erano state invitate molte persone, e quando il banchetto fu pronto, il re mandò i suoi messaggeri ad avvertire gli ospiti che era tempo di venire.
Ma tutti rifiutarono.
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- Allora mandò altri servi a dir loro: “Affrettatevi, perché tutto è pronto e l’arrosto è già nel forno!”
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- Ma quelli che aveva invitato si limitarono a ridere ed ognuno andò per i fatti propri: chi nei campi, chi al proprio negozio.
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- Altri, addirittura, malmenarono i messaggeri del re, li oltraggiarono e ne uccisero perfino alcuni.
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- Allora il re, adirato, mandò il suo esercito ad uccidere quegli assassini e a bruciare la loro città.
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- Poi disse ai suoi servi: “Il banchetto è pronto, ma gli ospiti che ho invitato non erano degni di parteciparvi.
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- Uscite allora, e mettetevi agli angoli delle strade ad invitare tutti quelli che vedrete!”
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- I servi ubbidirono e condussero tutti quelli che trovarono: buoni e cattivi.
E la sala del banchetto fu piena.
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- Ma, quando il re entrò per vedere gli invitati, notò un uomo che non indossava l’abito da cerimonia.
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- “Amico”, gli chiese, “come mai sei qui senza l’abito da cerimonia?” L’uomo non rispose.
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- Allora il re comandò ai suoi servi “Legatelo, mani e piedi, e gettatelo fuori nelle tenebre, dove c’è pianto e stridor di denti”.
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- Perché molti sono chiamati, ma pochi ammessi».
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- Allora i farisei si riunirono per trovare il modo di intrappolare Gesù, facendogli dire qualcosa di compromettente, tanto da poterlo arrestare.
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- Decisero di mandare alcuni dei loro uomini insieme con gli Erodiani a porgli questa domanda: «Signore, sappiamo che tu sei molto onesto, insegni la volontà di Dio e non ti preoccupi di ciò che pensa la gente, perché non guardi in faccia nessuno.
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- Dicci ora, è giusto o no pagare le tasse al governo romano?»
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- Ma Gesù capì a che cosa miravano.
«Ipocriti!» esclamò, «chi volete ingannare con le vostre domande?
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- Fatemi vedere una moneta».
Gli diedero un denaro romano. E Gesù domandò:
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- «Di chi è questa effigie? E di chi è il nome sotto l’effigie?»
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- «Di Cesare», risposero.
«Bene, allora», disse Gesù, «datelo a Cesare, se è di Cesare, ma date a Dio tutto ciò che è di Dio!»
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- A questa risposta rimasero sorpresi e confusi, e se ne andarono via.
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- Quello stesso giorno, alcuni dei Sadducei (che dicevano che non c’è risurrezione dopo la morte), vennero a porgli un’altra domanda:
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- «Signore, Mosè disse che se un uomo muore senza figli, suo fratello deve sposarne la vedova, e il primo figlio che verrà erediterà il nome e la proprietà del morto.
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- Ebbene, v’era fra di noi una famiglia di sette fratelli.
Il primo si sposò, poi morì senza figli, così la vedova divenne moglie del secondo fratello.
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- Però anche questi morì senza figli, quindi la moglie passò al fratello successivo, e così via, finché non fu moglie di ognuno di loro.
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- Alla fine anch’ella morì.
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- Ti chiediamo allora: alla risurrezione, di chi sarà moglie quella donna, poiché è stata moglie di tutti e sette?!»
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- Gesù rispose: «Voi sbagliate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio.
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- Perché alla risurrezione non c’è matrimonio;
sia gli uomini che le donne sono tutti come gli angeli del cielo.
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- E in quanto ad esserci o meno la risurrezione dalla morte, non avete mai letto le Scritture? Non vi rendete conto che Dio parlava per voi, quando disse:
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- “Io sono il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe”? Perché Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi!»
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- La folla rimase profondamente colpita dalle sue risposte,
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- ma non i Farisei.
Quando videro che con quelle parole aveva chiuso la bocca ai Sadducei, escogitarono una nuova domanda da fargli. Uno di loro, avvocato, gli chiese:
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- «Signore, qual è il comandamento più importante fra tutte le leggi di Mosè?»
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- Gesù rispose: «“Ama il Signore, il Dio tuo, con tutto il tuo cuore, la tua anima e la tua mente”.
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- Questo è il comandamento più importante e più grande.
Il secondo di grande importanza è simile a questo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.
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- Tutti gli altri comandamenti e tutti gli ordini dei profeti si racchiudono in questi due comandamenti e si compiono se voi li osservate.
Obbedite soltanto a questi due, e scoprirete che state rispettando anche tutti gli altri».
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- Una volta che era attorniato dai Farisei, Gesù fece loro una domanda:
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- «Che cosa ne pensate del Messia? Di chi è discendente?» «Di Davide», risposero quelli.
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- «Allora, come si spiega che Davide, parlando per ispirazione dello Spirito Santo, lo chiama “Signore”?», chiese Gesù.
«Infatti Davide ha scritto:
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- “Dio disse al mio Signore: siedi alla mia destra, finché non ti metta sotto i piedi i tuoi nemici”.
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- Dunque, se Davide lo chiamò “Signore”, come può essere suo discendente?»
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- I Farisei non riuscirono a rispondere.
E da quel giorno nessuno osò più fare domande a Gesù.
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